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28/01/08

CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Pubblicato da: http://destra-italia.blogspot.com

Giugno 2006: alle elezioni politiche, con "risicati margini di vittoria" e "fatti strani" da codice penale, il centrosinistra canta vittoria. Le urne, a quanto sembra, gli danno una maggioranza ampia alla Camera, da cardiopalma al Senato.Dicembre 2006: si approva la Legge Finanziaria. Agenzie di stampa ed il centrodestra anticipanoquella che sarà una vera e propria stangata!Anno 2007: ogni riforma da approvare, quando arriva in Senato, è come un sei al superenalotto.Un senatore da recuperare (come un calciatore infortunato) e la speranza che, alla votazione, i senatori a vita siano vivi. Le scelte in politica estera, poi, fanno da cornice ad una situazione economico - finanziaria - amministrativa disastrosa, seppur gli annunci da parte governativa siano di tutt' altra musica. I miglioramenti avvengono solo in Europa, mentre l' Italia, con una burocrazia lenta e le tasse alte, pena ad andare avanti.La gente, chi più chi meno, si accorge che le tasche sono più vuote che mai: le tasse hanno mangiato un' altra fetta degli stipendi, i mutui aumentano, aumenta tutto, anche se non tutto derivante dal petrolio. Solo gli stipendi sono in diminuzione.Gli annunci su possibili "tesoretti" servono solo a dare "fumo negli occhi" alla gente: soldi che ci sono, poi non ci sono più, poi ricompaiono! Viene fatta la spartizione dei pani e dei pesci, ma nessuno sa chi possa aver beneficiato di tali elargizioni: l' unica cosa certa è che il nostro ormai ex ministro delle finanze faceva "giochetti di prestigio" da far rabbrividire persino Silvan!Gennaio 2008: i conflitti interni alla maggioranza scoppiano. Il ministro Mastella viene scelto come capro espiatorio di una situazione particolare: in conseguenza di ciò si dimette, portando il suo gruppo fuori dal Governo e puff ... la maggioranza, già risicatissima, non c' è più!Al premier Prodi, dopo le votazioni alla Camera e al Senato, non rimane altro da fare che rassegnare e rassegnarsi alle dimissioni.In molti diremmo: "Finalmente, era ora!"

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