-    Rialzati Italia- C'e' Alleanza tra la gente!http://anpellezzano.blogspot.com - Ti aspettiamo!
Google
 

30/11/07

L' Organigramma.

Presidente: Sig. Pasquale Vernieri

Direttivo: Sig. Paolo Torelli
Prof. Angelo Russo
Sig. Angelo Avallone
Dott. Alessandro Petrosino Consigliere Comunale
Sig. Claudio Marchese già Vice Sindaco
Sig. Giovanni D' Agostino Assessore

Veltroni come il Papa.


di Avv. Angelo Cennamo Pubbicato da: http://www.destraitaliana.eu/
Il centro destra è in fibrillazione. Berlusconi, da p.za San Babila, a Milano, annuncia la fine della Cdl e la nascita di un nuovo partito. Si chiamerà : ” partito della libertà” o ” popolo della libertà”. Il Pdl si alimenterà dal basso, e il suo leader sarà scelto con elezioni primarie.
La nuova formazione politica, dice il cavaliere, dovrà rappresentare la società civile e sarà la migliore risposta alla politica dei “parrucconi” della prima repubblica. Per Fini e Casini è un duro colpo. I due alleati prendono le distanze dal nuovo progetto che sa, loro, più di mandrakata che il frutto di una ragionata strategia politica. La Cdl va in frantumi in un attimo, e chi si attendeva la spallata al governo Prodi, deve registrare, al contrario, una risalita, nei sondaggi di gradimento, dell’esecutivo più cadaverico della storia repubblicana. Si aprono le trattative con il PD di Veltroni. Il sindaco di Roma riceve, a mò di Santo Padre, le delegazioni dei partiti, prima amici, ora divisi, del centro destra. Si discute di legge elettorale. Proporzionale, sbarramento, modello tedesco, modello spagnolo, vincolo di coalizione, mani libere. Una girandola di proposte e di soluzioni che mandano in tilt anche i politologi più esperti. E gli elettori del centro destra? Cosa chiedono loro ai leader biricchini e litigiosi? Si dice che loro, gli elettori, siano sempre più avanti dei politici. E’ vero. Loro, gli elettori, la mandrakata di Berlusconi l’avevano avallata già un anno fa : il 2 dicembre del 2006, in p.zza San Giovanni, a Roma. Quel giorno, si disse e si scrisse, è nato il “popolo delle libertà”. Cosa chiede questo popolo di milioni di nostri connazionali ai suoi rappresentanti politici? Semplice. Meno tasse, uno stato non invasivo, maggiore rispetto per l’attività di impresa, maggiore meritocrazia, meno parlamentari, meno assessori e consiglieri, un premier più forte che possa nominare e revocare i suoi ministri, una sola camera, e più sicurezza. Ecco il programma elettorale del popolo della libertà, cui non frega un fico secco delle sigle dei partiti! Berlusconi potrebbe aver recepito il messaggio. Lo ha di sicuro intercettato. Allora, bando alle chiacchiere e alle beghe interne, e si lavori per dare risposte a questi amanti della libertà.